Storia d'Amore in corso


Non sapeva uscire dal guscio. Ci si rannicchiava, stretta stretta. Il guscio non era il suo corpo, l’aveva imparato, poteva nasconderci anche quello.
Una scoperta che forse le cambiava la vita.
Ma non cambiò Martina. La deturpò.
E solo così,
conobbe Maggie.

INCIPIT

Martina era tante cose. Una matrioska. Tante ombre che le si sovrapponevano in continuazione, sempre fino a nasconderla. Ma lei ci si perdeva. Si perse, si schiantò, si ammalò, si curò. O forse semplicemente guarì.
Quando prese tra le mani il volante non aveva ancora conosciuto Maggie. Nemmeno quando lo perse la conosceva, guidata dall’assenza di controllo che scorreva nelle brevi giornate lunghe anni.

La conchiglia conobbe un granello di sabbia.
Questo, color madreperla, si fece avanti e si presentò. Martina conobbe Maggie.
Si piacquero fin da subito, inseparabili divennero presto amiche. Maggie aiutò Martina ad uscire dall’ospedale. Tutta rotta, ammaccata, insomma quel che rimaneva di una mini schiantata di notte, il quattro gennaio notte, contro un guardrail. Metallo contro metallo, il suono fu assordante, rimbombò nel cervello di una piccola chiocciola che bagnata da una rugiada color rosso fuoco, ardente, rimaneva senza guscio.
Il cinque di gennaio non ebbe scelta. Trasportata in ospedale, in sala operatoria, in terapia intensiva, in coma, dovette conoscerla. L’aspettava da tempo.
Il cinque di gennaio cominciò la più grande storia d’amore mai raccontata, quella tra una ragazza di 23 anni e la persona che aveva perso le speranze di poter essere.
Quel cinque di gennaio Martina conobbe Maggie.

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