INCONTRI

27 MARZO 2015


Tra 20 sorrisi e abbracci uno spiccava.due occhi accesi,uno sguardo fiero e sicuro,un incedere elegante e reverenziale..così Shatiara si è stagliata sul mio orizzonte.Mentre i colori si facevano più nitidi le sensazioni più forti,la mente si annebbiava,davanti a poche travi di legno che s'incastravano l'una con l'altra per fare gentilmente spazio al sonno ruvido di Shatiara.Il verso silente di una gallina nell'aia suggeriva di non entrare,quella camera non poteva bastare neppure a lei,al suo gioioso muover di zampe qua e là tra cocci e bambini.troppo tardi per indugere.shatiara mi presa la mano con una presa salda e mi riportò li nella sua camera.mi mostrò qualcosa che colmò un sorriso inspiegabile.sulla parete aveva il senso di sè che era riuscita a trovare,una penna per ogni passo in più fatto a scuola, quella che dista 10 cocenti chilometri dal suo riparo in cui mi accolse,fiera.mi sbagliavo non era fatto solo di travi.era fatta di sogni e speranze talmente grandi da intarsiare sul legno segni chiari di un futuro che sarà.

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